Barbera d'Asti DOCG
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PROPRIETA' E CARATTERISTICHE:
Vino di colore rosso rubino tendente al granato con l'invecchiamento; odore vinoso con profumo etereo; sapore asciutto, tranquillo, di corpo, con adeguato invecchiamento più armonico e gradevole.
VIGNETI:
100% nel comune di Castel Rocchero, esposti a Sud, allevamento a Guyot semplice.
Le Origini del Barbera e le caratteristiche del Barbera d'Asti DOCG - Del Preve
Questa cultivar a uve rosse è quasi certamente originaria del Monferrato. Documenti scoperti nel 1967 hanno attestato la presenza di vigne di Barbera nel Chierese fin dal 1514, ma è molto probabile che questa vite fosse coltivata in Piemonte già nel Medioevo, anche se non esistono testimonianze scritte.
Si tratta di una cultivar tardiva che si raccoglie tra fine settembre e metà ottobre; la qualità delle uve e dei vini è fortemente condizionata dall’ambiente. I grappoli di Barbera hanno acini medio-grandi che a maturazione arrivano ad un colore blu intenso, luminoso e allo stesso tempo vellutato per la pruina (cera) che riveste la buccia. Accanto ad un buon colore, a maturità avvenuta, le sue uve presentano un contenuto in tannini soltanto medio, che però può raggiungere valori importanti nei vigneti che insistono sulle esposizioni migliori, sapientemente coltivati nei suoli più favorevoli, con basse produzioni per ceppo. Il tenore di acidità alla vendemmia è di solito piuttosto alto e di conseguenza l’energia acida è alta.
Dalle Uve Barbera possono essere prodotti vini molto diversi, tutto dipende dal territorio d’origine, dalla qualità delle uve e dalle tecniche di vinificazione ed affinamento utilizzate. Il Barbera d'Asti DOCG della Torre di Castel Rocchero è realizzato interamente da uve Barbera coltivate nel comune stesso, con esposizione sul lato Sud. La coltivazione della Barbera avviene tramite Guyot semplice, ossia con suddivisione in 3 fasi distinte. La prima fase detta "passato" consiste nell'eliminare il tralcio che ha fruttificato nell'anno precedente. La seconda fase chiamata "presente" consiste nel tagliare al numero di gemme scelte il tralcio che dovrà dare frutti nell'anno in corso. L'ultima fase detta "futuro" consiste nel tagliare il tralcio al numero di gemme che permetteranno di farlo divenire lo sperone.
VINIFICAZIONE:
Selezione delle uve durante la fase di raccolta manuale, diraspa-pigiatura e macerazione a temperatura controllata in vinificatori programmabili.
La raccolta dell'Uva Barbera avviene tramite metodo manuale. Tutti i viticoltori della zona, confluiscono la loro produzione alla Torre di Castel Rocchero; le successive fasi di diraspa, pigiatura e macerazione avvengono al suo interno. La macerazione a temperatura controllata è effettuata in vinificatori programmabili, moderni macchinari che consentono di svolgere il ciclo completo di vinificazione, regolando in maniera specifica ogni singola fase. La Barbera d'Asti DOCG della Torre di Castel Rocchero viene proposta l'autunno successivo alla vendemmia, per permettere di affinare per alcuni mesi questo Vino ricco di corpo, per poter esprimere al meglio ogni sua caratteristica. |
ABBINAMENTI SUGGERITI:
Si abbina ai primi piatti saporiti, arrosti, selvaggina, bolliti misti e formaggi piccanti.
La Barbera d'Asti DOCG trova il perfetto abbinamento con piatti gustosi e saporiti, sia primi che secondi. Questo vino corposo e di carattere si sposa bene con piatti tradizionali piemontesi, come il risotto, una variante del quale utilizza il vino Barbera stesso come ingrediente, ma anche con piatti tipici di altre regioni italiane come tagliatelle con ragù di cinghiale. Per quanto riguarda i secondi piatti, il Barbera si abbina perfettamente con la selvaggina (quindi cinghiale, lepre, fagiano, etc.) ma anche con altri tipi di carne rossa, come trippa, agnello al forno, arista di maiale, bolliti misti e brasati. Il Barbera d'Asti si sposa perfettamente anche con il fritto misto alla Piemontese, con la polenta con salsiccia e con la bagna cauda, anch'essa tipica di questa regione. In ultimo, i formaggi che ne esaltano le caratteristiche sono il gorgonzola, il raschera, il taleggio e la toma.
꧁La Storia della Cantina La Torre di Castel Rocchero꧂
L'Origine della Cantina
Nelle colline del Monferrato, tra i filari, nel punto più alto e strategico, ben 67 anni fa, prese vita e forma un progetto che ancora oggi è frutto di molteplici fiori all’occhiello dei prodotti vitivinicoli del Monferrato. Tutto ebbe inizio a Castel Rocchero, il 16 giugno 1953 dove 57 abitanti, decisero di investire 1000 lire ciascuno in un progetto comune. Oltre al denaro, decisero di unire le loro forze e la loro passione per far nascere un vero e proprio progetto sia strutturale, che imprenditoriale che domina ancora oggi le colline di questa parte del Monferrato.
Il progetto consisteva nel costruire una cantina che denominarono "La Torre di Castel Rocchero". Questa torre vinaria di 5 piani sorge a Castel Rocchero, dove ancora oggi i viticoltori fanno confluire i frutti del loro duro lavoro, le miglior uve che danno vita a eccellenti vini. I vigneti della zona coprono e colorano nelle varie stagioni oltre 300 ettari di paesaggio tra le alte colline di Nizza Monferrato e Acqui terme. All’interno di questa vasta zona, si coltivano tutti i vitigni tipici delle terre piemontesi come: la Barbera, il Dolcetto, il Grignolino, il Cortese, lo Chardonnay e per finire in dolcezza non potevano mancare il Moscato e il Brachetto.
La Torre Vinaria di Castel Rocchero
La Torre di Castel Rocchero, oltre che ad essere il simbolo della forza dei viticoltori e la vera protagonista della zona, è il simbolo dell’azienda. Eretta nel 1956 da Emilio Sernagiotto è una delle poche torri vinarie ancora presenti in Italia. La Torre si erge al centro dei filari, è alta 5 piani con ben 108 scalini, e offre un panorama suggestivo per i turisti e non, con una vista a 360° sul meraviglioso territorio della Langa Astigiana. Nelle giornate più limpide si possono scorgere anche le cime delle Alpi innevate, dal Monviso al Monterosa. Questo meraviglioso paesaggio ha ricevuto anche il prestigioso riconoscimento nel 2014, come patrimonio artistico dell’umanità, entrando a far parte ufficialmente dell Word Heritage List dell’Unesco.
La forza del lavoro e la passione per il Vino tramandata dai fondatori, ancora oggi spinge le nuove generazioni di viticoltori ad unire alla sapienza l’energia nuova, adoperando nuove tecnologie e metodi contemporanei per ottenere Vini di altissima qualità come Vini DOC e DOCG.