Chardonnay Piemonte Spumante Brut DOC
VITIGNO: |
|
GRADAZIONE ALCOLICA: |
|
GARDE PROBABLE: |
|
TEMPERATURA DI SERVIZIO: |
|
EPOCA DI RACCOLTA: |
PROPRIETA' E CARATTERISTICHE:
Vino che si presenta con un perlate a grana fine, colore paglierino molto tenue, profumo fruttato d'uva ed un sapore asciutto e fresco d'acidità.
VIGNETI:
100% nel comune di Castel Rocchero, allevamento a Guyot semplice.
Le Origini dello Chardonnay e le caratteristiche dello Chardonnay Spumante Brut Piemonte DOC - Cà du Stanga
Le origini dello Chardonnay vedono diverse teorie; la più accreditata vede l'origine di questo vino sulle colline di Gerusalemme, poiché questo vitigno cresce particolarmente bene sui terreni argillosi e la parola "Chardonnay" ha origini ebraiche. Furono i primi Crociati al ritorno dal Medio Oriente a portare un vino il cui nome originale era "Porte di Dieu" traduzione del nome ebraico Shahar Adonay che significa "la Porta di Dio". I vigneti erano tutti intorno a Gerusalemme, città santa le cui porte conducevano tutte al tempio di Dio. La sia diffusione nel mondo è dovuta all'estrema adattabilità di questo vitigno ai diversi terreni; in Italia è iscritto al Registro Nazionale delle Vite solo dal 1978 poiché prima era erroneamente confuso con un altro vitigno. Il grappolo dello Chardonnay è di medie dimensioni, piramidale e l'acino è di media grandezza, con buccia consistente, tenera e di colore giallo dorato.
Lo Chardonnay Spumante Brut Piemonte DOC della Torre di Castel Rocchero è realizzato interamente da uve Chardonnay coltivate nel comune stesso. La coltivazione dello Chardonnay avviene tramite Guyot semplice, ossia con suddivisione in 3 fasi distinte. La prima fase detta "passato" consiste nell'eliminare il tralcio che ha fruttificato nell'anno precedente. La seconda fase chiamata "presente" consiste nel tagliare al numero di gemme scelte il tralcio che dovrà dare frutti nell'anno in corso. L'ultima fase detta "futuro" consiste nel tagliare il tralcio al numero di gemme che permetteranno di farlo divenire lo sperone.
VINIFICAZIONE:
Pressatura soffice delle uve. Pulitura del mosto con la decantazione ed avvio della fermentazione a temperatura controllata per l'esaurimento degli zuccheri, per la durata di 6 mesi come da disciplinare.
La raccolta dell'Uva Chardonnay avviene tramite metodo manuale. Tutti i viticoltori della zona, confluiscono la loro produzione alla Torre di Castel Rocchero che segue in particolare modo i vigneti da cui riceve le uve destinata a questo pregiato vino Spumante Brut, che viene prodotto secondo il metodo Charmat. Secondo questa metodologia la presa di spuma avviene in un grande recipiente, chiamato autoclave, a tenuta di pressione. Lo Chardonnay Spumante Brut Piemonte DOC della Torre di Castel Rocchero va servito o in calici oppure in flûte. Questo vino bianco Spumante Brut ha un colore paglierino piuttosto tenue ed ha un profumo fruttato di uva, è un vino versatile e che si presta anche ad accompagnare diverse portate, lungo tutto il pasto. |
ABBINAMENTI SUGGERITI:
Lo Chardonnay Spumante Brut Piemonte DOC si può servire come aperitivo, ma si presta comunque ad accompagnare tutto il pasto, ed è specialmente indicato per i piatti di pesce e crostacei.
Lo Chardonnay Spumante Brut Piemonte DOC può essere proposto come aperitivo in accompagnamento a formaggi molto freschi come la robiola del Bec, la ricotta o diverse tipologie di caprini. Lo Chardonnay può essere servito in accompagnamento a tutto il pasto, grazie alla sua grande versatilità e alla facilità con cui si sposa ai diversi sapori. Questo vino bianco Brut Piemontese si abbina ai primi piatti leggeri, magari a base di verdure, mentre per quanto riguarda i secondi piatti di carne, il pollame e in generale le carni bianche e delicate sono quelle che ne esaltano meglio le qualità. Lo Chardonnay Spumante Brut Piemonte trova il perfetto abbinamento con il pesce, di mare ma anche di lago o fiume, e soprattutto con i crostacei e i molluschi. Tra i piatti che meglio esaltano questo vino troviamo la trota affumicata, i gamberi e gamberoni alla griglia, il baccalà mantecato, il branzino al cartoccio e il rombo al forno su letto di patate.
꧁La Storia della Cantina La Torre di Castel Rocchero꧂
L'Origine della Cantina
Nelle colline del Monferrato, tra i filari, nel punto più alto e strategico, ben 67 anni fa, prese vita e forma un progetto che ancora oggi è frutto di molteplici fiori all’occhiello dei prodotti vitivinicoli del Monferrato. Tutto ebbe inizio a Castel Rocchero, il 16 giugno 1953 dove 57 abitanti, decisero di investire 1000 lire ciascuno in un progetto comune. Oltre al denaro, decisero di unire le loro forze e la loro passione per far nascere un vero e proprio progetto sia strutturale, che imprenditoriale che domina ancora oggi le colline di questa parte del Monferrato.
Il progetto consisteva nel costruire una cantina che denominarono "La Torre di Castel Rocchero". Questa torre vinaria di 5 piani sorge a Castel Rocchero, dove ancora oggi i viticoltori fanno confluire i frutti del loro duro lavoro, le miglior uve che danno vita a eccellenti vini. I vigneti della zona coprono e colorano nelle varie stagioni oltre 300 ettari di paesaggio tra le alte colline di Nizza Monferrato e Acqui terme. All’interno di questa vasta zona, si coltivano tutti i vitigni tipici delle terre piemontesi come: la Barbera, il Dolcetto, il Grignolino, il Cortese, lo Chardonnay e per finire in dolcezza non potevano mancare il Moscato e il Brachetto.
La Torre Vinaria di Castel Rocchero
La Torre di Castel Rocchero, oltre che ad essere il simbolo della forza dei viticoltori e la vera protagonista della zona, è il simbolo dell’azienda. Eretta nel 1956 da Emilio Sernagiotto è una delle poche torri vinarie ancora presenti in Italia. La Torre si erge al centro dei filari, è alta 5 piani con ben 108 scalini, e offre un panorama suggestivo per i turisti e non, con una vista a 360° sul meraviglioso territorio della Langa Astigiana. Nelle giornate più limpide si possono scorgere anche le cime delle Alpi innevate, dal Monviso al Monterosa. Questo meraviglioso paesaggio ha ricevuto anche il prestigioso riconoscimento nel 2014, come patrimonio artistico dell’umanità, entrando a far parte ufficialmente dell Word Heritage List dell’Unesco.
La forza del lavoro e la passione per il Vino tramandata dai fondatori, ancora oggi spinge le nuove generazioni di viticoltori ad unire alla sapienza l’energia nuova, adoperando nuove tecnologie e metodi contemporanei per ottenere Vini di altissima qualità come Vini DOC e DOCG.