Cortese Alto Monferrato DOC
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PROPRIETA' E CARATTERISTICHE:
Vino che si presenta con un colore giallo paglierino chiaro, tendente al verdolino. Il suo profumo caratteristico è delicato, tenue ma persistente, con un sapore asciutto, armonico, sapido e gradevolmente amarognolo.
VIGNETI:
100% nel comune di Castel Rocchero, allevamento a Guyot semplice.
Le Origini del Cortese e le caratteristiche del Cortese Alto Monferrato DOC - Ed Fiurì
Il vitigno del Cortese si pensava derivasse da qualche altra tipologia di vite, tuttavia i biologi hanno accertato che si tratta di un vitigno con patrimonio genetico tutto suo. Il "corteis" in lingua Piemontese, è un vitigno autoctono, a bacca bianca, coltivato fin dal '700 nella regione Piemonte. Nel XVIII secolo il Cortese era il vitigno più coltivato nella zona del Monferrato e in generale in Piemonte, ma la fillossera che distrusse i vitigni europei, rischiò di farlo scomparire del tutto. Agli inizi degli anni Cinquanta, venne però riscoperto e proposto da Mario Soldati. Il vitigno Cortese si presenta con grappoli di medie-grandi dimensioni, piramidali. Gli acini di questo vitigno sono medio-grandi, ovali e con una buccia dorata e molto sottile se esposta al sole, mentre più gialla e spessa nelle zone di penombra.
Il Cortese dell'Alto Monferrato DOC della Torre di Castel Rocchero è realizzato interamente da uve Cortese coltivate nel comune stesso. La coltivazione del Cortese avviene tramite Guyot semplice, ossia con suddivisione in 3 fasi distinte. La prima fase detta "passato" consiste nell'eliminare il tralcio che ha fruttificato nell'anno precedente. La seconda fase chiamata "presente" consiste nel tagliare al numero di gemme scelte il tralcio che dovrà dare frutti nell'anno in corso. L'ultima fase detta "futuro" consiste nel tagliare il tralcio al numero di gemme che permetteranno di farlo divenire lo sperone.
VINIFICAZIONE:
Spremuta soffice delle uve e pulitura del mosto con la decantazione ed avvio della fermentazione a temperatura controllata per l'esaurimento degli zuccheri.
La raccolta dell'Uva Cortese avviene tramite metodo manuale. Tutti i viticoltori della zona, confluiscono la loro produzione alla Torre di Castel Rocchero che procede alla spremitura soffice delle uve. Questa tecnica consiste nel spremere gli acini più delicatamente per evitare il passaggio di sostanze fenoliche, dalla buccia alla polpa, che modificherebbero il colore del vino Cortese. Il mostro viene pulito con l'antico metodo della decantazione e successivamente fatto fermentare in vasche di acciaio inox ad una temperatura mantenuta costante intorno ai 18° - 20°C. Il Cortese dell'Alto Monferrato DOC della Torre di Castel Rocchero va consumato giovane, se è possibile nell'anno successivo alla vendemmia. Il Cortese è un vino brillante, luminoso, eclatante, è il vino bianco Piemontese per antonomasia e nelle sue migliori espressioni offre un gusto elegante, fragrante, con una salinità e grande equilibrio. |
ABBINAMENTI SUGGERITI:
Il Cortese dell'Alto Monferrato DOC è ottimo come aperitivo, in accompagnamento ad antipasti freddi, risotti, creme e piatti di pesce dalla carne delicata.
Il Cortese dell'Alto Monferrato DOC può essere proposto come aperitivo abbinato a salumi a formaggi a breve-media stagionatura come ad esempio la Tuma De la Paja e altre tome piemontesi. Il Cortese può essere servito in accompagnamento a numerose tipologie di antipasti, sia di carne che di pesce, come il vitello tonnato oppure il carpaccio di pesce spada. Anche i primi piatti vengono esaltati da questo vino bianco, tra i quali spiccano i risotti, i passati di verdura e le zuppe di pesce. Un altro abbinamento possibile con il Cortese del Monferrato è con i funghi, tipico ingrediente di questo territorio, con il quali è possibile realizzare zuppe o insalate fredde. I secondi che esaltano le caratteristiche del Cortese sono sia a base di pesce, come il branzino al forno o la sogliola alla mugnaia, sia a base di carne bianca, come l'insalata di pollo o la rollata di coniglio.
꧁La Storia della Cantina La Torre di Castel Rocchero꧂
L'Origine della Cantina
Nelle colline del Monferrato, tra i filari, nel punto più alto e strategico, ben 67 anni fa, prese vita e forma un progetto che ancora oggi è frutto di molteplici fiori all’occhiello dei prodotti vitivinicoli del Monferrato. Tutto ebbe inizio a Castel Rocchero, il 16 giugno 1953 dove 57 abitanti, decisero di investire 1000 lire ciascuno in un progetto comune. Oltre al denaro, decisero di unire le loro forze e la loro passione per far nascere un vero e proprio progetto sia strutturale, che imprenditoriale che domina ancora oggi le colline di questa parte del Monferrato.
Il progetto consisteva nel costruire una cantina che denominarono "La Torre di Castel Rocchero". Questa torre vinaria di 5 piani sorge a Castel Rocchero, dove ancora oggi i viticoltori fanno confluire i frutti del loro duro lavoro, le miglior uve che danno vita a eccellenti vini. I vigneti della zona coprono e colorano nelle varie stagioni oltre 300 ettari di paesaggio tra le alte colline di Nizza Monferrato e Acqui terme. All’interno di questa vasta zona, si coltivano tutti i vitigni tipici delle terre piemontesi come: la Barbera, il Dolcetto, il Grignolino, il Cortese, lo Chardonnay e per finire in dolcezza non potevano mancare il Moscato e il Brachetto.
La Torre Vinaria di Castel Rocchero
La Torre di Castel Rocchero, oltre che ad essere il simbolo della forza dei viticoltori e la vera protagonista della zona, è il simbolo dell’azienda. Eretta nel 1956 da Emilio Sernagiotto è una delle poche torri vinarie ancora presenti in Italia. La Torre si erge al centro dei filari, è alta 5 piani con ben 108 scalini, e offre un panorama suggestivo per i turisti e non, con una vista a 360° sul meraviglioso territorio della Langa Astigiana. Nelle giornate più limpide si possono scorgere anche le cime delle Alpi innevate, dal Monviso al Monterosa. Questo meraviglioso paesaggio ha ricevuto anche il prestigioso riconoscimento nel 2014, come patrimonio artistico dell’umanità, entrando a far parte ufficialmente dell Word Heritage List dell’Unesco.
La forza del lavoro e la passione per il Vino tramandata dai fondatori, ancora oggi spinge le nuove generazioni di viticoltori ad unire alla sapienza l’energia nuova, adoperando nuove tecnologie e metodi contemporanei per ottenere Vini di altissima qualità come Vini DOC e DOCG.